Critica
YURIY KUKU
LE FORME, I COLORI E LA LUCE
Critica del Prof. Silvano Onda, storico dell''arte di Venezia
La pittura di Yuriy Kuku rientra in questa traditione dei pittori della fase pre-revoluzionaria ucraina (Ekster,Lysytskyi,Murashko,Menevych e riscoperto di recente Bogomazov). Essi avevano come filo conduttore il tema della luce, del colore e della solarita legato alla terra e alle tradizioni. Questi artisti hanno avuto l''ambitione di portare all''attentione del grande pubblico momenti di straordinaria riccheza della storia dell''arte del Novecento, quando la pittura ucraina si allontana dal realismo degli "ambulanti" per una ricerca spaziale, di valore, di luce e colore.
YURIY KUKU lo possiamo considerare un degno continuatore di quella pittura che guarda al tema del "Sacro" come elemento de una realta sopranaturale e trascendente. Egli ci ricorda, per alcuni aspetti, il realismo di un suo connazionale: POLONSKIJ EVGENIJ. Ma Yuriy e piu evanescente.
La sua pittura sembra condotta a "buon fresco" dispiegata su estese pareti, ma in realta si tratta di pitture ad olio eseguite su tela. Cio che colpisce in questo artista e la virtuosa maestria che ha nello "girar di pennello"; l''efficacia della ricchezza dei particolari (capelli, barbe, occhi,mani ecc). Colpiscano i volti dei santi: Padre Pio, San Bruno, San Francesco - transfigurati e risplendenti come il sole, dalle vesti candide come luce. Oppure gli Angeli - avvolti in nubi luminose, in atmosfere calme e ovattate mentre rivelano una sottile malinconia fatta di grazia e dolcezza.
I personaggi dipinti risentono di uno studio fisionomico preciso e convincente, impegnati quasi sempre in un colloquio di squardi con un forte trasparire dei sentimenti. La Madonna col Bambino ci riempie l''animo di pathos per quegli occhi materni mentre stringe teneramente il figlio tra le braccia con la testa leggermente reclinata dallo sguardo luminoso e sereno.
I corpi hanno volume e sodezza ma e la luce la vera protagonista di questa pittura che a tratti si fa vivida e naturale come possiamo vedere nell''Apparizione della Vergine a San Bruno - Una forte luce accompagna la Madonna davanti al santo di Colonia colto nel momento piu intenso della sua meditazione. Essi sostano in muto colioquio. Il santo sta per volgere il capo verso l''alto nella direzione della Vergine che avvolta dentro un alone di luce appare come figura dolce, eterea e sottile. L''artista mette in evidenza la "perizia de fare" per via di quella costante ricerca della completezza dell''esecuzione.
Ma il suo vigore e quasi ci sorprende, si esprime al meglio nella scultura dove l''artista sembra aver maturato le maggiore esperienze in un rapporto direi di "empatia" con la materia. Le sue sculture sono il frutto di quell''osservazione costante verso il mondo naturale dove i modelli sono fatti di carne viva e non manichini inanimati.
Ne costituisce un significativo esempio Crocifisso - un modellato plastico dalla finitezza elevata dove personalita ed equilibrio richiamano la maniera classica quasi la copia di un modello in carne e ossa. Il volto ossuto riflette in tutta la sua drammaticita il senso del dolore che lascia vedere negli occhi semi-chiusi la drammatica fissita della morte. La vita stretta del Cristo e il suo sinuoso perizoma richiamano i motivi naturalistici accentuati in quegli arti tesi allo spasimo.
Si potrebbe continuare ancora a descrivere le opere di questo artista ma e preferibile fermarsi qui, portarsi dentro il ricordo che le figure da lui dipinte sono fatte di luce e come il suo Angelo triste, si confondono con la stessa materia di cui sono fatte le nuvole.
27/12/2007
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